giovedì 10 dicembre 2009

Recensione di Cristina Contilli

“L’isola dei talismani” di Rosa Aimoni è un romanzo che affronta un argomento delicato, quello del turismo sessuale e lo fa, mettendo implicitamente a confronto due rapporti tra persone di età diverse, uno che rientra ancora, nonostante la diversità di età e di esperienze, nell’ambito di una relazione reciproca ed equilibrata e l’altro che, invece, è stato solo un incontro fugace, dietro a cui si nasconde lo sfruttamento della ragazza coinvolta. Protagonista del romanzo è una studentessa universitaria, di nome Luna, che scopre casualmente il fatto che il nuovo marito di sua madre durante una vacanza in Oriente è andato con una ragazzina di appena undici anni. Turbata da questa scoperta, Luna non sa inizialmente né cosa fare per impedire che il fatto avvenga di nuovo né con chi confidarsi, per togliersi di dosso il peso, che le grava sulla coscienza, finché un giorno, mentre si trova in giro con un’amica, non incontra il suo vecchio insegnante di filosofia del liceo, con cui, all’epoca della scuola, aveva avuto un rapporto di fiducia e di stima. Luna era sempre stata, infatti, un’appassionata della sua materia, anche se, per soddisfare le esigenze della madre e del patrigno, aveva finito per iscriversi a giurisprudenza. La condivisione del segreto riguardante il patrigno di Luna fa sì che il suo vecchio professore si senta direttamente coinvolto nella vicenda e che tra lui e Luna nasca una storia d’amore… insieme affrontano anche un viaggio nell’isola dei talismani che dà il titolo al libro, per trovare Soledad (la ragazza con cui era stato il patrigno di Luna) e, grazie all’aiuto di un amico giornalista, riescono a sottrarla, tramite un’adozione internazionale, al suo triste destino di adolescente sfruttata per soddisfare le voglie dei turisti.
http://www.anobii.com/books/lisola_dei_talismani/9788874751358/013c2e7c2502167c9f/

mercoledì 3 settembre 2008

RECENSIONE di Arcilettore

L’isola dei talismani
Rosa Aimoni
Tabula Fati

Quello del turismo sessuale, anche e soprattutto quello con connotazioni pedofile, rappresenta una piaga che è molto lontana dal potersi rimarginare, anche in considerazione del ricco giro di affari che si nasconde dietro di esso e nel quale gli italiani sono tra i più munifici. È vero che sono molte le associazioni che si battono contro questa immorale abitudine, tuttavia resta sempre poco appariscente, anche per questo va dato atto all’autrice Rosa Aimoni di avere avuto il coraggio di parlarne nel suo libro e di averlo fatto con una passione coinvolgente. Ma proprio questa passione finisce per essere l’unico difetto di questo libro nel quale, troppo spesso, la narrazione lascia spazio all’informazione. Il superamento di questo elemento ci avrebbe dato un’opera sicuramente più incisiva e comunque un vero talento, come di mostra di essere potenzialmente, per la letteratura italiana.


http://lettura51.blog.kataweb.it/2009/12/14/l%e2%80%99isola-dei-talismani-di-rosa-aimoni/

mercoledì 16 luglio 2008

RECENSIONE di Arduino Rossi

La scrittrice è al suo primo romanzo e tratta una questione spinosa: la scoperta di un padre, per fortuna per il personaggio principale, con il vizio peggiore, ovvero la pedofilia.
Tutta la narrazione è legata dalla vicenda del padre putativo, che ha avuto un'avventura con una 12enne dell'isola dei Talismani, o luogo simbolico dei cosiddetti paradisi tropicali, ma inferni per i piccoli prostituti.
Carlo, il degenerato mostruoso si contrappone al fidanzato della ragazza: un professore di liceo, un po' utopista, ma deciso ad aiutare Luna nel suo viaggio di riparazione del crimine commesso dal padre.
E' una studentessa in giurisprudenza all'università Statale di Milano.
Tutto avviene in un mondo di vittime, di violenti e di atti generosi di altri che permettono ai "perdenti", alle vittime, di risollevarsi.
Il finale è a lieto fine, con la ragazzina che viene rintracciata, lo sfruttatore è arrestato, inoltre pure un amico senza fissa dimora trova casa e una ragazza, Paola, pure lei riesce ad ottenere un lavoro.
Forse la realtà non è sempre così a lieto fine, ma sognare un po' non fa male.
Il romanzo è scorrevole, la trama è semplice, ma ben costruita attorno ai suoi personaggi che si contrappongono, quasi per un fine educativo e di riscatto umano.
I cattivi, o i violenti sono solo persone che agiscono in questo modo perché non riescono a vedere gli altri come persone, ma come oggetti, quindi tutto si aggira attorno al principio che il male possa essere sconfitto, dando un'opportunità di riscatto sia alle vittime, sia ai carnefici, da rieducare.
Speriamo che sia vero.

Arduino Rossi

http://arduinorossi.blogspot.com/2008/07/rosa-aimoni-lisola-dei-talismani.html

domenica 18 novembre 2007

RECENSIONE di Antonella Santarelli

Ha il sapore della storia edificante a lieto fine il racconto di Rosa Aimoni, autrice sicuramente molto giovane e alle prime esperienze narrative. Ma è una storia che si legge con interesse e che alla fine presenta il finale che il lettore si augura di leggere. L'argomento dello sfruttamento sessuale dei minori è affrontato all'interno della bella avventura sentimentale di Luna, studentessa universitaria che si innamora del suo professore di filosofia del liceo, più vecchio di lei di ventidue anni, con cui costruisce i primi passi della sua vita da adulta. Dal sentimento per il suo prof., la ragazza troverà la spinta per affrontare il suo pratigno, da lei scoperto casualmente nell'identità del turista sessuale che abusa di bambine nell'isola dei talismani.E l'amore per il professore maturo trasformerà Luna in donna, capace di operare scelte forti per lei e gli altri. Si salverà anche la bambina oggetto di sfruttamento sessuale da parte dei turisti italiani, sulla cui storia, lei e il prof., imbastiranno un'adeguata opera di sensibilizzazione.Abituati ai drammi e all' esasperazione dei problemi, leggere un racconto d'amore a lieto fine fa bene sicuramente al cuore e all'anima.

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